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Non tutte le patologie, ad oggi, possono avvalersi della cura a base di cellule staminali autologhe, ossia non tutti i malati possono essere trattati con proprie staminali. La dottoressa Arianna Della Valle, Direttore della CBB (cord blood bank) ISF, nel video http://www.youtube.com/watch?v=SJ7boK7bIvY&feature=youtu.be chiarisce che nel caso di malattie genetiche le cellule autologhe non possono essere utilizzate, perché anch’esse sono “portatrici” della medesima patologia. Ecco perché quando le coppie si rivolgono a InScientiaFides per procedere con una richiesta di conservazione delle staminali del bambino che avranno, l’accoglimento è condizionato dall’ananmesi a cui la coppia stessa viene sottoposta per verificarne eventuali malattie genetiche o altre malattie di cui è portatrici o è stata affetta.

Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides

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