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“La scoperta delle iPSCs ha rappresentato una vera rivoluzione scientifica nel campo delle cellule staminali e della medicina rigenerativa. La generazione di iPSCs a partire da cellule staminali di cordone ombelicale ha creato grandi aspettative per future applicazioni terapeutiche”. A dirlo è stata la dottoressa Raffaella Fazzina della Fondazione InScientiaFides nel primo Meeting scientifico sulle cellule staminali organizzato proprio dalla Fondazione. E la sua affermazione è più che mai attuale alla luce dei continui riconoscimenti attribuiti alla scopritore di tali cellule staminali, il Nobel Shinya Yamanaka, nominato di recente dal Papa membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Come si sottolinea da un articolo piuttosto esplicativo su www.uccronline.it, le cellule staminali pluripotenti si ricavano da una cellula non-pluripotente, una cellula somatica adulta del paziente stesso, avendo il vantaggio quindi di non causare problemi di immunizzazione e rigetto. Tra le applicazioni terapeutiche testate in animali di laboratorio vi sono la sclerosi laterale amiotrofica, malattie della retina, l’Alzheimer e il Parkinson, danni al tessuto miocardico, fratture ossee, ecc. Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides

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