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Continua nell’opinione pubblica, ma anche in ambito medico e scientifico, il dibattito sull’uso di cellule staminali nelle cosiddette cure compassionevoli in persone con malattie gravi, contro le quali non sono state trovate terapie efficaci.

In proposito è stato pubblicato un interessante articolo sul sito www.disabili.com, nel quale si ricorda intanto che i trattamenti efficaci con cellule staminali riguardano al momento patologie del sangue e sono una realtà nel “trapianto di midollo osseo nelle leucemie e nei linfomi, nelle costruzioni di cornea e di pelle. E che sono in corso terapie sperimentali, cioè studi svolti con metodologie riconosciute dalla comunità scientifica internazionale, su altre malattie come la Distrofia di Duchenne o sulla Sla”.

L’altro aspetto importante dell’articolo è un invito a pretendere e a diffondere sull’argomento informazioni corrette e a non generare nelle persone, soprattutto quelle che si trovano in uno stato di bisogno, speranze infondate, non essendo basate su risultati medici e scientifici riconosciuti e reali.

“Correttezza, chiarezza, affidabilità sono requisiti imprescindibili per chi opera nel settore medico e sanitario in genere e per chi fa informazione – commenta il direttore generale di InScientiaFides Luana Piroli -. Noi di InScientiaFides svolgiamo un’intesa attività di informazione e di divulgazione scientifica. E siamo a disposizione di chi voglia maggiori delucidazioni nell’ambito della conservazione e dell’utilizzo di cellule staminali”.

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