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Celebrando i 25 anni dal primo trapianto di cellule staminali cordonali e i 30.000 fin qui effettuai nel mondo, si è concluso ieri a Montecarlo il congresso mondiale ESH NetCord Eurocord sulle ‘Cellule staminali del cordone ombelicale’.
Nel corso dei lavori è stato anche evidenziato il caso di una bambina italiana di quattro anni, sottoposta cinque mesi fa ad un trapianto di cellule cordonali autologhe poiché affetta da paralisi cerebrale fin dalla nascita. La piccola, inserita nel trial clinico condotto da Joanne Kurtzberg, pediatra della Duke University di Durham, sta reagendo con risultati definiti ‘fuori dall’ordinario’. Secondo quanto riferito dalla biobanca presso la quale le cellule sono state conservate, i risultati sono molto positivi sia nel linguaggio che nel tono muscolare.
“Le staminali cordonali – commenta Luana Piroli, direttore generale della biobanca InScientiaFides – sono una risorsa straordinariamente importante e le applicazioni terapeutiche ogni giorno ci restituiscono segnali confortanti. Il valore fondamentale da proteggere è la qualità del processo, dalla raccolta alla crioconservazione, secondo le procedure indicate da FACT Netcord. Intorno a questo, va incrementata l’informazione per rendere consapevoli le famiglie delle opportunità che si presentano loro al momento del parto. C’è una sete infinita e insoddisfatta di conoscenza, lo sperimentiamo ogni giorno nei nostri Family Day, occasioni di educazione sanitaria che gratuitamente mettiamo a disposizione delle famiglie in attesa di un bimbo”.

Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides

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