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Il giudice del Lavoro di Matera ha stabilito che anche Daniele Torelli possa continuare a essere curato con infusioni di cellule staminali. Il bambino di cinque anni è affetto dalla malattia ereditaria Niemann-Pick, la quale può avere diversi effetti, da danni neurologici a danni ad altri organi come il fegato o all’apparato respiratorio e all’apparato cardiovascolare. Come si apprende da Agenzia radicale, per questo suo stato il piccolo veniva curato con cellule staminali secondo il sistema della Stamina Foundation, iniziativa contro la quale vi era stata la sospensiva da parte del Tribunale di Brescia. I genitori di Daniele hanno fatto ricorso e il Tribunale di Matera l’ha accolta. “Al di là delle discussioni di natura deontologica e scientifica sull’opportunità di somministrare o meno cure sperimentali come quelle che interessano il piccolo Daniele – ha commentato l’Assessore lucano alla sanità Attilio Martorano – non bisogna perdere di vista che il diritto alla salute va tutelato e garantito in tutte le forme e per ogni cittadino. Il diritto alla salute è imperativo, imprescindibile e inalienabile”.

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