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Tumori del sangue, malattie non tumorali da insufficiente funzionalità midollare, emoglobinopatie, errori congeniti del metabolismo, immunodeficienze …
È lungo l’elenco delle patologie che a oggi sono trattate con cellule staminali, tra queste saltano all’occhio diversi tumori del sangue: Leucemia Acuta Linfoblastica (LAL), Leucemia Acuta Mieloide (LAM), Linfoma di Burkitt, Leucemia Mieloide Cronica (LMC), Leucemia Mieloide Cronica Giovanile (JCML), Leucemia Mielomonocitica Cronica Giovanile (JMML), Liposarcoma, Sindromi Mielodisplastiche (MDS), Leucemia Mielomonocitica Cronica (CMML), Neuroblastoma, Linfoma Non-Hodgkin, Linfoma di Hodgkin.

La LAL, ad esempio, è uno dei tumori più diffusi in età pediatrica, tra i 0 e 14 anni, (ma si manifesta anche in soggetti adulti) che purtroppo ha una veloce evoluzione nell’organismo. Si presenta come una proliferazione e accumulazione di linfociti, ossia cellule del sistema immunitario che invadono il sangue e vari organi.

La LAL viene trattata con cellule staminali con buoni esiti. A questo trattamento ne è stato affiancato uno sperimentale basato sull’autotrapianto di linfociti T riprogrammati o bioingegnerizzati. Questa sperimentazione è stata svolta da ricercatori dell’Ospedale pediatrico di Philadelphia e dell’Ospedale dell’Università di Pennsylvania anche in questo caso con altrettanti buoni risultati, anche se questo tipo di cura comporta alcuni effetti collaterali.

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