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Cellule staminali e paralisi cerebrale: nuove prospettive dalla medicina rigenerativa

Cos’è la paralisi cerebrale?

La paralisi cerebrale è una delle principali cause di disabilità motoria in età pediatrica, con una prevalenza di circa 2-3 casi ogni 1.000 nati vivi. Nonostante i progressi nella medicina perinatale, questa condizione neurologica continua a rappresentare una sfida significativa per famiglie e operatori sanitari. Le lesioni al sistema nervoso centrale che portano alla paralisi cerebrale si verificano tipicamente durante la gravidanza o subito dopo la nascita e possono avere impatti duraturi su mobilità, linguaggio, apprendimento e qualità della vita.

Negli ultimi anni, una delle aree più promettenti nella ricerca e nel trattamento della paralisi cerebrale è la medicina rigenerativa, in particolare l’uso delle cellule staminali. Grazie alla loro capacità di riparare, sostituire e modulare i tessuti danneggiati, queste cellule offrono un potenziale terapeutico straordinario.

Una revisione sistematica che fa luce sulla speranza di curare la paralisi cerebrale

Uno studio recente ha analizzato 60 studi clinici pubblicati tra il 2010 e il 2024, coinvolgendo 1.474 pazienti affetti da paralisi cerebrale sottoposti a trattamenti con diverse tipologie di cellule staminali: da midollo osseo, sangue periferico, e soprattutto da cordone ombelicale.

I risultati parlano chiaro:

  • 54 studi su 60 hanno mostrato miglioramenti clinici tangibili.
  • Solo 6 eventi avversi gravi (0,41%) registrati, nessuno dei quali con esiti fatali.
  • Le cellule staminali mesenchimali (MSC) e le cellule mononucleate del midollo osseo (BM-MNC) si sono rivelate le più efficaci, in particolare con somministrazione intratecale.

Queste cellule agiscono con meccanismi di neuroprotezione, modulazione del sistema immunitario e rigenerazione dei tessuti, andando a stimolare neuroplasticità, angiogenesi e differenziazione cellulare. Il risultato? Un potenziale miglioramento della funzione motoria, della spasticità e delle abilità cognitive nei bambini affetti da paralisi cerebrale.

Cellule staminali mesenchimali analizzate in laboratorio per trattamenti innovativi contro la paralisi cerebrale

Cellule staminali da cordone ombelicale: un’opportunità unica

Tra le fonti più studiate e promettenti, spiccano le cellule staminali derivate dal cordone ombelicale. Queste cellule, raccolte al momento del parto, sono giovani, con un’elevata capacità proliferativa e un basso rischio di rigetto.

I vantaggi delle cellule staminali da cordone ombelicale:

  • Alta concentrazione di cellule, con maggior capacità di adattamento.
  • Effetti antinfiammatori e neuroprotettivi grazie alla produzione di citochine come IL-10 e TGF-β.
  • Facile accesso e conservazione, grazie alle biobanche e alla crioconservazione.

Su 578 pazienti trattati con cellule mononucleate da cordone ombelicale, si è registrata una percentuale di eventi avversi gravi estremamente bassa (0,5%), mentre numerosi studi hanno riportato miglioramenti in motricità, linguaggio e sviluppo cognitivo. È stato inoltre osservato che una dose superiore a 20 milioni di cellule per kg di peso corporeo può favorire risultati migliori.

Sicurezza e standard: il futuro della terapia cellulare

Uno dei principali ostacoli alla diffusione clinica su larga scala delle terapie con cellule staminali per la paralisi cerebrale è la necessità di standardizzare protocolli e dosaggi. La revisione ha evidenziato che, accanto ai risultati positivi, persistono differenze marcate tra studi per quanto riguarda:

  • Tipo di cellula utilizzata
  • Via di somministrazione (endovenosa o intratecale)
  • Numero di somministrazioni
  • Dosaggio per kg di peso corporeo

Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza: le cellule Cellule Staminali Mesenchimali si sono dimostrate le più sicure, con una bassa incidenza di eventi avversi anche in somministrazioni multiple. Questo è in parte attribuibile alla loro alta purezza, garantita dai protocolli di produzione in ambienti GMP (Good Manufacturing Practices).

Neonato subito dopo il parto con cordone ombelicale, fonte primaria di cellule staminali per la paralisi cerebrale

Il ruolo di In Scientia Fides nella ricerca sulle cellule staminali

In Scientia Fides da anni è impegnata nel biobanking del cordone ombelicale e nella promozione della ricerca clinica sulle terapie cellulari. Crediamo fortemente nel potenziale delle cellule staminali da cordone ombelicale come strumento di prevenzione, cura e miglioramento della qualità della vita.

La nostra missione è duplice:

  • Garantire la massima qualità nella conservazione delle cellule staminali, affinché siano sempre pronte per un uso clinico sicuro ed efficace.
  • Promuovere una corretta informazione scientifica, etica e trasparente su cosa la medicina rigenerativa può (e non può ancora) offrire.

Conclusioni: verso una nuova era della terapia per la paralisi cerebrale

I risultati raccolti da questa revisione sistematica sono un segnale forte: le cellule staminali, in particolare quelle da cordone ombelicale, rappresentano una concreta opportunità terapeutica per la paralisi cerebrale.

Tuttavia, la strada è ancora lunga. Servono:

  • Studi controllati su larga scala
  • Protocolli condivisi
  • Approcci personalizzati per sottogruppi di pazienti

Ma la direzione è chiara. Per molti bambini e famiglie, la speranza di una vita più autonoma e serena è oggi più vicina.

Le cellule staminali non sono solo oggetto di ricerca: sono una promessa in cammino, sostenuta dalla scienza, dall’etica e dalla cura.

📌 Scopri di più sul potenziale terapeutico delle cellule staminali da cordone ombelicale e sulle attività di ricerca di In Scientia Fides alla pagina https://www.inscientiafides.com/come-vengono-utilizzate/

Fonte: A systematic review of cell therapy modalities and outcomes IT