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Cellule staminali: un nuovo orizzonte nella cura dell’Ictus Ischemico

L’ictus ischemico è una delle principali cause di disabilità permanente e decesso a livello globale. Questo evento patologico, provocato da un’ischemia cerebrale (cioè l’interruzione del flusso sanguigno al cervello), ha un impatto devastante sulla vita del paziente e dei suoi familiari. Attualmente, le terapie tradizionali sono limitate da una finestra temporale molto stretta e da numerose controindicazioni.

Negli ultimi anni, la ricerca clinica ha puntato sulle cellule staminali come nuova frontiera nella terapia rigenerativa per l’ictus ischemico. Un’importante meta-analisi a rete pubblicata nel 2024 ha valutato l’efficacia e la sicurezza del trapianto di cellule staminali in pazienti colpiti da ischemia cerebrale, confrontando cinque diverse tipologie cellulari in 19 studi clinici randomizzati, per un totale di 1.055 pazienti coinvolti. Gli esiti considerati includevano parametri fondamentali per il recupero: NIHSS (National Institutes of Health Stroke Scale, è una scala di valutazione neurologica utilizzata per misurare la gravità dell’ictus ischemico. Comprende 11 parametri, tra cui coscienza, linguaggio, mobilità, coordinazione, visione e sensibilità), mRS (Modified Rankin Scale, misura il grado di disabilità o dipendenza nelle attività quotidiane dopo un ictus), MBI (Modified Barthel Index Valuta la capacità di una persona nel compiere attività quotidiane fondamentali come mangiare, vestirsi, camminare) e FMA (Fugl-Meyer Assessment, è uno degli strumenti più completi per valutare il recupero motorio nei pazienti con ictus).

Le UBMSC – cellule staminali mesenchimali da sangue del cordone ombelicale eccellono sul piano neurologico, le BMMNC – cellule mononucleate del midollo osseo sul recupero motorio.

I risultati mostrano come le cellule staminali mesenchimali da sangue del cordone ombelicale (UBMSC) siano particolarmente efficaci nel migliorare la funzionalità neurologica nei pazienti con ictus ischemico, mentre le cellule mononucleate del midollo osseo (BMMNC) risultano vincenti nel recupero delle funzioni motorie e delle attività quotidiane.

Il trapianto di cellule staminali rappresenta un’opportunità concreta per migliorare il recupero post-ischemia in maniera personalizzata, sicura ed efficace,” spiegano i ricercatori.

Cellule staminali in coltura, utilizzate per il trapianto nel trattamento dell’ictus ischemico.

Sicurezza del trapianto di cellule staminali per l’ictus: il profilo di sicurezza è positivo

Un elemento centrale per l’adozione clinica della terapia cellulare è la sicurezza del trapianto di cellule staminali. L’analisi ha mostrato che non vi sono aumenti significativi della mortalità rispetto ai pazienti sottoposti a sola riabilitazione convenzionale. Gli effetti collaterali riportati – come febbre lieve o dolore locale – sono stati temporanei e facilmente gestibili.

Inoltre, sono emersi risultati particolarmente positivi per i trapianti effettuati via subaracnoideo, specialmente se realizzati entro due settimane dall’evento ischemico e con un follow-up di almeno sei mesi. Questa modalità sembra garantire un miglior assorbimento cellulare e una risposta più rapida nei pazienti colpiti da ischemia cerebrale.

Il ruolo della conservazione del sangue cordonale nella medicina rigenerativa

Questa meta-analisi conferma che esistono diverse tipologie di cellule staminali con specifiche potenzialità terapeutiche per l’ictus ischemico. Le UBMSC, in particolare, derivano dal sangue e dal tessuto del cordone ombelicale, una fonte preziosa per interventi nelle prime fasi dell’ischemia. Per questa ragione, è essenziale considerare la conservazione del sangue cordonale come atto preventivo strategico e responsabile.

Il sangue cordonale rappresenta una risorsa biologica unica, ricca di cellule staminali giovani e altamente vitali, ideali per numerose applicazioni mediche, tra cui il trattamento delle conseguenze dell’ictus ischemico. Una biobanca affidabile assicura che questo patrimonio sia disponibile in qualsiasi momento della vita.

In Scientia Fides, biobanca con oltre dieci anni di esperienza nella conservazione del sangue e del tessuto cordonale, è un punto di riferimento internazionale per qualità, sicurezza e impegno scientifico. Conservare oggi significa tutelare il domani: grazie a processi certificati e tecnologie avanzate, In Scientia Fides offre alle famiglie la possibilità concreta di disporre di cellule pronte all’uso in caso di necessità, inclusi trattamenti innovativi come il trapianto di cellule staminali per l’ictus ischemico.

Fonte:  The efficacy and safety of stem cell therapy for ischemic stroke: a systematic review and network meta-analysis study (2024).