L’emergenza Coronavirus tocca tutti, anche le future mamme
Sappiamo bene quanto questo momento possa essere complicato, complesso da gestire, soprattutto emotivamente.
Vogliamo fare la nostra parte ed esserti vicino ancora una volta come professionisti, esperti e persone.
Per questo abbiamo pensato di raccogliere tutte le informazioni legate al Coronavirus e gravidanza, per rasserenare gli animi e tutelare la salute.
In base all’andamento della situazione, i contenuti potranno variare nel tempo.
La raccolta del cordone ombelicale utile alla conservazione privata è comunque attiva in tutti gli ospedali?
Sì, nonostante l’emergenza il nostro lavoro continua: la conservazione privata può essere effettuata in tutti gli ospedali sia pubblici che privati. Va richiesta un’autorizzazione presso la direzione sanitaria dell’ospedale in cui avverrà il parto, il nostro compito, oggi, è quello di supportarti concretamente durante la procedura fornendo la documentazione necessaria e assistendoti direttamente in caso di eventuali problematiche. Per capire meglio come funziona la conservazione, qui sono riportati tutti gli step per attivare il servizio.
Il prelievo del cordone ombelicale può essere effettuato anche in questi giorni di isolamento?
Sì, il servizio è regolarmente attivo, siamo qui per tutelare e proteggere la salute di tuo figlio e della tua famiglia, il bene più prezioso.
I campioni vengono ritirati comunque in questo periodo di restrizioni e criticità sanitarie?
Certo, siamo noi a effettuare il ritiro con un vettore sanitario autorizzato e certificato per raggiungere qualsiasi ospedale, nel rispetto delle normative e in totale sicurezza. Come sempre, ritiriamo il campione entro le 24 ore dalla nascita del bambino.
Per accedere al servizio è necessario fare delle analisi ematiche all’inizio del 9° mese. Posso farle in questi giorni o devo rinunciare perché non posso uscire di casa?
Essendo per questioni di salute sì, puoi uscire e recarti presso i laboratori analisi attivi sul territorio per completare i tuoi esami. Si tratta di analisi ematiche standard che non prevedono processi o interventi particolari.
Aspetto un bambino: sono più soggetta a contrarre l’infezione da COVID-19?
A oggi non ci sono dati scientifici che riportano un maggiore rischio per le donne in gravidanza di sviluppare un’infezione da Coronavirus. In linea generale possiamo dire che la gravidanza comporta delle variazioni al sistema immunitario e quindi avere un rischio maggiore di contrarre qualsiasi infezione respiratoria virale.
Per essere più tranquilla, ti consigliamo di seguire le normali azioni di prevenzione adottate da tutti: rimanere a casa, lavarsi spesso le mani e stare lontano da persone che hanno contratto il virus.
Ho contratto il COVID-19, anche il bambino è malato?
Ho contratto il COVID-19, posso comunque conservare?
Il virus, sulla base delle indicazioni sanitarie a oggi comunicate, non passa la barriera materno fetale. Puoi quindi conservare serenamente le cellule staminali da cordone ombelicale: ricorda che il parto è l’unico momento per farlo.
Ci sono dei criteri extra di esclusione correlati all’emergenza Coronavirus?
No, nessuno in particolare rispetto a quelli già attivi per la raccolta, ovvero:
- temperatura superiore a 38° al momento del parto;
- parto cesareo urgente a causa di complicanze;
- parto prima della 36° settimana di gravidanza.
Se si verifica una di queste situazioni il contratto tra mamma e InScientiaFides si risolve e nulla sarà dovuto per il processo e la conservazione del campione.
Cambia qualcosa al momento del parto?
Per quanto riguarda il processo di conservazione e le operazioni che dovrà svolgere il personale sanitario durante il parto no, non ci sono variazioni. Ricorda che il prelievo è una tecnica usata regolarmente al parto perché serve per identificare e valutare il gruppo sanguigno del bimbo.
Se hai altri dubbi o domande, siamo qui.
Come sempre.