
La funzione del cordone ombelicale
Il primo mezzo di comunicazione e protezione tra mamma e bambino
- Cos’è il cordone ombelicale?
- A cosa serve il cordone ombelicale?
Il cordone ombelicale collega la mamma al bimbo.
Attraverso il sangue contenuto nel cordone ombelicale il bimbo riceve nutrimento e ossigeno durante tutto il periodo della gestazione, al termine della gravidanza è lungo circa 55 centimetri.
E’ costituito da una sostanza gelatinosa chiamata Gelatina di Wharton che contiene al suo interno i tre vasi ombelicali:
- una vena ombelicale che trasporta sangue ricco di ossigeno e nutrimenti al bambino
- due arterie che trasportano cataboliti dal bambino alla placenta materna.
Il cordone ombelicale ha origine dalla placenta e il sangue al suo interno viene chiamato sangue placentare o sangue cordonale.
Il sangue del bimbo non è il sangue della madre in quanto si tratta di due circoli sanguigni diversi. Ecco perché il sangue cordonale o placentare è sangue del bambino e contiene le sue cellule staminali.
Perché il sangue contenuto nel cordone ombelicale è così prezioso?
Le motivazioni che hanno portato a un crescente interesse per il sangue cordonale come fonte di cellule staminali sono le seguenti:
- immediata disponibilità nel momento del bisogno
- facilità di stoccaggio e conservazione del campione
- cellule più immature di quelle contenute nei tessuti adulti (midollo osseo e sangue periferico) e quindi più efficaci
- nessun rischio per il donatore al momento della raccolta
- minor rischio di GVHD (effetto collaterale che si riscontra nei trapianti)
- rischio più basso di possibili infezioni da parte di virus latenti.