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Piede diabetico e ulcera diabetica: nuove prospettive terapeutiche grazie alle cellule staminali mesenchimali

Il piede diabetico è una delle complicanze più gravi e diffuse del diabete mellito. Tra i suoi sintomi più gravi ed invalidanti c’è l’ulcera diabetica, una lesione cronica che, molto spesso, non risponde alle terapie tradizionali e può portare, nei casi più severi, all’amputazione dell’arto inferiore.

Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca scientifica su questa patologia ha scoperto nuovi approcci grazie alla medicina rigenerativa e, in particolare, all’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali derivate dal cordone ombelicale. Un studio clinico internazionale, pubblicato da pochi mesi, ha dimostrato risultati estremamente promettenti nel trattamento delle ulcere diabetiche croniche, offrendo una nuova speranza ai pazienti che ne soffrono e alle loro famiglie

Cos’è il piede diabetico e perché è così pericoloso?

Il piede diabetico è una condizione complessa che nasce dalla combinazione di neuropatia, scarsa circolazione sanguigna e infezioni. L’insieme di questi fattori rende il piede diabetico particolarmente vulnerabile allo sviluppo di ferite che è molto complesso rimarginare.

L’ulcera diabetica non è una ferita qualsiasi: si tratta di una lesione cronica che può peggiorare rapidamente, causando dolore, infezioni profonde e, nei casi più gravi, la perdita dell’arto che deve essere amputato. Medicazioni avanzate, antibiotici e interventi chirurgici spesso non bastano a curare queste ulcere che, in molti casi, restano refrattarie alle cure convenzionali.

Cellule staminali mesenchimali: una nuova frontiera per l’ulcera diabetica

Lo studio clinico “Human umbilical cord mesenchymal stromal cells derivatives in treating diabetic foot ulcers: a phase I/II safety and efficacy trial” pubblicato su Stem Cell Research & Therapy ha valutato l’impiego dei derivati delle cellule staminali mesenchimali da cordone ombelicale nel trattamento dell’ulcera diabetica cronica. In questo caso, i ricercatori hanno utilizzato il cosiddetto secretoma, una miscela biologica ricca di fattori di crescita, citochine e vescicole extracellulari.

I risultati della terapia sono stati positivi:

  • guarigione completa dell’ulcera diabetica in tutti i pazienti trattati con il secretoma
  • tempi di chiusura della ferita ridotti significativamente
  • assenza di recidive anche dopo 24 mesi di follow-up
  • profilo di sicurezza eccellente, senza eventi avversi gravi

Questi dati confermano quanto emerso da molti studi fatti in diversi campi medici: le cellule staminali mesenchimali hanno un ruolo centrale nella rigenerazione dei tessuti danneggiati e nel controllo dell’infiammazione, in questo caso quella tipica del piede diabetico.

Il diabete può portare alle ulcere diabetiche

Perché le cellule staminali mesenchimali da cordone ombelicale sono così efficaci

Le cellule staminali mesenchimali prelevate dal sangue del cordone ombelicale possiedono caratteristiche biologiche uniche rispetto ad altre fonti cellulari. Sono giovani, capaci di moltiplicarsi facilmente e dotate di una grande capacità di supportare i processi di guarigione.

Nel piede diabetico, queste cellule agiscono soprattutto attraverso un meccanismo paracrino: rilasciano sostanze che stimolano la formazione di nuovi vasi sanguigni, riducono l’infiammazione e favoriscono la rigenerazione della pelle. Questo approccio supera i limiti delle terapie tradizionali, che spesso si limitano a contenere il danno senza ricostruire il tessuto.

Dalla cura alla prevenzione: l’importanza di conservare le cellule staminali alla nascita

I risultati di questo studio rafforzano un concetto chiave: le cellule staminali del cordone ombelicale rappresentano una risorsa terapeutica concreta, non una promessa astratta. Scegliere di conservare il sangue cordonale alla nascita significa preservare un patrimonio biologico che potrebbe rivelarsi fondamentale per affrontare patologie complesse che potrebbero presentarsi in futuro, come il piede diabetico e molte altre condizioni degenerative.

Le applicazioni cliniche delle cellule staminali mesenchimali sono in continua espansione e la ricerca dimostra come il loro potenziale vada ben oltre l’ambito ematologico (LINK).

Nascita di un neonato in sala parto, momento simbolo della raccolta e conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.

In Scientia Fides: la biobanca di riferimento per la conservazione del sangue cordonale

In questo scenario di progresso scientifico, In Scientia Fides si conferma una biobanca altamente specializzata nella conservazione del sangue del cordone ombelicale, che opera nel rispetto dei più rigorosi protocolli di sicurezza e qualità.

Ogni campione viene trattato secondo standard internazionali e standard FACT NetCord, con sistemi di crioconservazione avanzati e controlli costanti che garantiscono la massima affidabilità nel tempo. Affidarsi a In Scientia Fides significa scegliere una biobanca che unisce rigore scientifico, visione etica e attenzione al futuro della salute dei propri figli.

Conclusione

Il trattamento del piede diabetico e dell’ulcera diabetica è una delle sfide più complesse per la medicina moderna. Le prove scientifiche dimostrano che le cellule staminali mesenchimali da cordone ombelicale possono offrire soluzioni innovative, sicure ed efficaci in questo campo.

Conservare oggi significa non rinunciare alle terapie di domani. E la scienza, sempre più chiaramente, indica quanto questa scelta possa fare la differenza.

Fonte: Human umbilical cord mesenchymal stromal cells derivatives in treating diabetic foot ulcers: a phase I/II safety and efficacy trial