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I passi avanti della ricerca sulle cellule staminali nell’ambito della comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari della rigenerazione. E i risultati raggiunti, ma anche quanto ancora c’è da capire, sul piano terapeutico. Se n’è parlato al Forum Stem cell therapy: hype or hope?, organizzato a Lugano dalla Fondazione IBSA.
Vi hanno partecipato nomi illustri della ricerca scientifica e della medicina di livello internazionale, tra i quali anche il dottor Vania Broccoli, capo Unità Div. Neuroscienze Stem Cell Research Institute al San Raffaele di Milano e membro del comitato scientifico della Fondazione InScientiaFides, che sta svolgendo ricerche sui meccanismi genetici.

L’appuntamento è stato utile a rappresentare le enormi potenzialità terapeutiche delle cellule staminali con le evidenze specifiche su terapie su tumori del sangue, il trapianto di cartilagine e osso, il trattamento di ustioni della pelle e della cornea.
“Questi confronti sono importantissimi – sottolinea Luana Piroli, presidente della Fondazione InScientiaFides – poiché consentono di confrontare il lavoro svolto, presentare stati di avanzamento e quindi condividere informazioni a vantaggio di tutta la ricerca mondiale. Il Dott. Vania Broccoli, che ci onora della sua presenza nel nostro board scientifico insieme ad illustri colleghi, contribuisce con la struttura del San Raffaele a queste affascinanti prospettive di cura”.

Il forum è servito per la presentazioni di alcuni studi scientifici come quello del prof. Giulio Cossu, docente di Biologia al College of London, riguardante una nuova popolazione di cellule staminali, i mesoangioblasti, trapiantati in bambini dai 5 ai 10 anni con Distrofia Muscolare di Duchenne. Oppure il progetto del prof. Anders Björklund, Direttore della divisione di neurobiologia della Lund University Sweden, relativo alle implicazioni della terapia cellulare nella cura del morbo di Parkinson. Nadia Rosenthal, Direttore dell’Australian Regenerative Medicine Institute, ha illustrato l’attività e il destino differenziativo delle cellule staminali attraverso un progetto che potrebbe aprire nuove strade nella terapia cellulare.

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