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Le staminali del cordone ombelicale potrebbero diventare in un futuro molto prossimo la soluzione più efficace per riparare il cuore di un bambino, dalla sostituzione o modificazione di parti del sistema cardiovascolare in neonati affetti da cardiopatie congenite, fino all’ipotesi sempre più realistica di ricostruire l’intero cuore, facendo moltiplicare le staminali cordonali autologhe su uno scaffold progettato appositamente.

Un bambino ogni 120 nasce oggi con un difetto cardiaco, che rappresenta la forma più comune di malattia congenita.1

Nell’autunno del 2008 un team di ricercatori tedeschi coordinati dal Dottor Can Yerebakan del Department of Cardiac Surgery, nella Medical Faculty, presso la University of Rostock (Germania), ha valutato con successo la fattibilità e l’ efficacia di un trapianto di staminali cordonali autologhe in un vasto modello animale sofferente di sovraccarico del ventricolo destro alla nascita.

Le ricerche presentate dagli scienziati già da alcuni anni, come i risultati preclinici, offrono una ragione convincente perché i genitori, il cui figlio ha avuto una diagnosi in fase prenatale per difetti congeniti, debbano considerare la possibilità di conservare il sangue o le staminali del cordone ombelicale del loro bambino: esse possono offrire una valida opzione di trattamento in futuro anche in campo cardiologico, oltre che per decine di patologie, su cui sono in corso avanzate sperimentazioni.

Fonte: http://www.zenit.org/article-29556?l=italian

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